
Festa d’Autunno, il bilancio del presidente Lippolis
Le luci delle luminarie si abbassano lentamente, ma l’eco della festa resta viva nelle vie di Noci. Dal 4 al 13 ottobre, la città ha celebrato i Santi Medici Cosma e Damiano e la Madonna del Rosario con sei giorni di eventi, tra musica, cultura, sport, spiritualità e tradizione.
Abbiamo incontrato Vittorio Lippolis, presidente della Festa d’Autunno, per rivivere insieme a lui le emozioni di questa edizione, la partecipazione della comunità e il lavoro di tutti coloro che hanno reso possibile la festa.
«Una festa di cuore e di comunità»
Presidente Lippolis, com’è stato vedere le piazze e le strade piene di persone?
È stato emozionante, davvero commovente. La festa non è solo un evento, ma un momento di unità della comunità. Abbiamo visto gente di tutte le età, famiglie con bambini, giovani, anziani, cittadini e visitatori da altri paesi: tutti insieme, condividendo gioia e devozione.
La nostra Festa d’Autunno è pensata per unire, e quest’anno Noci ha dato il massimo di sé: la partecipazione è stata straordinaria, e ogni sorriso, ogni applauso, ogni passo lungo le vie illuminate mi ha confermato che stavamo facendo qualcosa di speciale.
«Un cammino tra fede, musica e tradizione»
Quali sono stati i momenti che più l’hanno colpita?
Abbiamo iniziato con sport e movimento, perché volevamo che tutti sentissero la festa sin da subito. Il torneo di padel e la gara ciclistica hanno aperto la festa con entusiasmo e partecipazione, mentre le attività per i bambini e il mercatino dell’artigianato hanno creato spazi di incontro per le famiglie.
Il cuore della festa, però, è stato senza dubbio domenica 12 ottobre. La Santa Messa delle 18:30, presieduta dal nostro Vescovo Monsignor Giuseppe Favale, ha raccolto i fedeli in un momento di profonda spiritualità. La chiesa era piena, l’atmosfera carica di emozione, e si percepiva chiaramente la devozione della comunità.
Poi, alle 20:00, la processione solenne ha animato le strade. Gli sbandieratori aprivano il corteo, seguiti dai cavalli bardati, dalle autorità civili e religiose e dalla Confraternita dell’Addolorata, con le sacre immagini dei Santi Medici e della Madonna del Rosario, portate dai portatori e dalle portatrici. La banda cittadina accompagnava il percorso con le sue note, mentre la gente pregava e osservava con meraviglia.
Al termine, presso il Calvario, il cielo si è illuminato con il lancio della mongolfiera, un gesto poetico che ha unito fede, speranza e comunità. Ma la magia non si è fermata qui: lo spettacolo pirotecnico della ditta Senatore ha chiuso la festa con un finale mozzafiato, colori e luci che hanno abbracciato tutta Noci e lasciato tutti senza fiato.
Durante la festa, le masserie hanno svolto un ruolo speciale: aperte ai visitatori, hanno permesso di valorizzare il nostro patrimonio rurale e architettonico, con cortili, degustazioni e momenti di incontro che hanno reso la festa anche un’esperienza culturale e turistica, oltre che religiosa.
«Tutti insieme per costruire la festa»
Ci parli della partecipazione delle associazioni e dei volontari.
Senza di loro, nulla sarebbe stato possibile. Ringrazio Don Vito Gentile, il nostro parroco, per la sua guida e la sua presenza costante. Il Sindaco Francesco Intini e l’Amministrazione comunale, la Regione Puglia con la consigliera Lucia Parchitelli, la Camera di Commercio di Bari e tutti gli sponsor: hanno creduto nella festa e l’hanno sostenuta.
Un grazie enorme al Comando della Polizia Locale, alla Stazione dei Carabinieri, alle associazioni di volontariato: Il Gabbiano, gli Alpini, l’Associazione Nazionale Carabinieri – Sezione di Noci, la Croce Rossa, la Confraternita dell’Addolorata, i portatori e le portatrici, e tutti coloro che hanno lavorato dietro le quinte.
Non posso dimenticare Noci My Destination, l’Infopoint di Noci, Puglia Trek & Food, l’Associazione Terre delle Noci, BimBumBam, Lu Camper, il mercatino Smile Puglia, e l’Associazione Vip Bari destinataria della beneficenza.
E infine, un ringraziamento speciale all’Associazione Spazio Comune, che ha collaborato con me in ogni dettaglio, e a tutti i volontari: persone straordinarie che hanno messo tempo, cuore ed energia in questa festa.
«Quando Noci si unisce, accade qualcosa di straordinario»
Un messaggio finale per la comunità?
Solo uno: grazie.
Grazie a chi ha partecipato, a chi ha lavorato senza clamore, a chi ha creduto in questa festa. Noci ha dimostrato che, quando la comunità si unisce, può creare momenti indimenticabili di fede, gioia e bellezza.
I Santi Medici e la Madonna del Rosario ci hanno accompagnato e continueranno a proteggere la nostra città.
Ci rivedremo l’anno prossimo, con lo stesso entusiasmo e lo stesso spirito di fratellanza con o senza la mia regia. La Festa d’Autunno 2025 si chiude così: tra preghiera, musica, colori, luci e sorrisi, un’esperienza che resterà nel cuore di chi l’ha vissuta, un ponte tra fede, comunità e tradizione.