A Putignano e Noci il cinema diventa strumento di inclusione
Un Film è capace di narrare, emozionare, ricordare, ma anche e soprattutto di unire. Comunità, storie, persone, anche apparentemente diverse tra loro. È proprio a questa vocazione inclusiva del cinema che è improntato il progetto “NFF – Sguardi dal Mondo – Cortometraggi per l’inclusione culturale” realizzato dall’APS NociCinema e dalla Cooperativa Sociale DaLiMa, ente gestore del progetto di accoglienza integrata SAI La nuova dimora dell’Ambito Territoriale di Putignano.
Un progetto di due rassegne di proiezioni pubbliche incentrate su territori, identità e nuovi linguaggi cinematografici provenienti dal Sud del mondo in programma a Putignano e Noci il 27 e 28 dicembre. Due serate pubbliche con otto cortometraggi di registi africani e asiatici impreziosite da momenti di dialogo e confronto con il pubblico.
A rendere ancora più preziosi questi due momenti di scambio culturale, la presenza di una giuria dedicata e composta dai beneficiari del progetto SAI “La nuova dimora” di Putignano e Noci.
Due gli appuntamenti ad accesso libero e gratuito da segnare agenda: a Putignano sabato 27 dicembre 2025 alle ore 18:30 presso la Sala Ioannina della Biblioteca Comunale e domenica 28 dicembre alle ore 18:30 presso lo Spazio MU.RA. di Noci.
Due occasioni uniche per le intere comunità di Putignano e Noci, che potranno apprezzare la ricchezza della diversità culturale, rafforzando la coesione sociale e la partecipazione attiva di tutti, attraverso la potenza del cinema.
«Questa rassegna parla alla comunità attraverso il cinema- commenta il sindaco Francesco Intini. Mette al centro persone, storie e sguardi diversi. L’inclusione nasce dall’incontro e dall’ascolto. Il coinvolgimento diretto dei beneficiari del progetto SAI, anche nel ruolo di giurati, rafforza il senso di appartenenza e di responsabilità condivisa. Il Comune sostiene percorsi culturali capaci di unire, favorire dialogo e riconoscere la diversità come valore per Noci». «Dopo una prima esperienza concreta che ha mostrato come l’arte non sia solo espressione, ma un dispositivo di inclusione reale, abbiamo allargato lo sguardo- aggiunge Piergiuseppe Laera, presidente dell’APS NociCinema.
Il cinema, infatti, tiene insieme più livelli: racconta i territori senza ridurli a cartoline, dà voce alle persone senza parlare al posto loro e rende visibili pensieri, conflitti, identità che altrimenti resterebbero marginali. È uno strumento narrativo potente perché crea empatia, mette in relazione, costruisce immaginari condivisi fondamentali per l’inclusione».