
Settembre in Santa Chiara, domani il terzo appuntamento
Pubblicato
mercoledì 17 Settembre 2025
da
Redazione NOCI gazzettino
“Il Novecento nocese nell’impegno storico di Giulio Esposito (1959-2015)” è l’argomento della terza conversazione della 24. edizione del ciclo “Settembre in Santa Chiara” che, giovedì 18 settembre, alle ore 18.45 presso il chiostro delle Clarisse nel centro storico di Noci, vedrà gli interventi di Anna Gervasio e Vito Antonio Leuzzi, rispettivamente direttrice e presidente dell’IPSAIC (Istituto pugliese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea).
L’incontro, coordinato dal direttore della Biblioteca comunale Giuseppe Basile, sarà introdotto dall’indirizzo di saluto di Marta Jerovante, consigliera comunale delegata alla Cultura.
Se Noci può vantare pubblicazioni sulla storia della propria comunità nel corso del Novecento il merito è prevalentemente da ascrivere all’ appassionato e competente impegno, condotto con metodo innovativo e rigoroso, del compianto nocese d’adozione Giulio Esposito.
Egli nasce a Bari, ultimo di tre figli maschi, il 10 ottobre 1959. I suoi antenati erano emigrati in Grecia; i genitori, esiliati in Italia in seguito alle vicende della seconda guerra mondiale, si conoscono nel campo profughi di Santa Chiara, nella città vecchia di Bari, dove si sposano nel 1948.
La vita di Giulio Esposito, fino a quando non inizia a frequentare la scuola media , si svolge nel Villaggio Trieste.
Pur tra mille difficoltà si dedica da giovanissimo a studi letterari, filosofici e storici. Si laurea in Filosofia presso l’Università degli studi di Bari nel 1983 con la votazione di 110/110 e lode.
Consegue l’abilitazione all’insegnamento di filosofia, scienze dell’educazione e storia nel 1986 e diventa da settembre 1987 docente di ruolo di filosofia nei licei.
Durante l’anno scolastico 1987-88 insegna presso l’Istituto professionale femminile di Stato “Severina De Lilla” ad Andria, l’anno successivo si sposta nell’Istituto per i servizi sociali “Rosa Luxemburg” di Acquaviva delle Fonti dove rimane fino all’anno scolastico 1997-1998. L’anno successivo e fino al 2006 insegna presso il Liceo socio psico pedagogico “San Benedetto” di Conversano. L’anno scolastico 2006-2007 approda al Liceo scientifico “Leonardo da Vinci”di Noci.
Dal 2007 è docente di ruolo comandato presso l’ IPSAIC.
È appassionato di storia del XX secolo e si dedica dal 1989, forse anche a causa della travagliata esperienza della sua famiglia di origine, allo studio dei profughi di origine italiana già residenti in Africa settentrionale, Asia minore e Grecia nel Novecento.
Nel 1996 inizia a collaborare con l’IPSAIC proprio con una ricerca sui profughi e rimpatriati del dopoguerra in Puglia, pubblicata due anni dopo nel volume “Problemi di storia del Novecento”, curato da Vito Antonio Leuzzi e Maria De Rose.
Nel 1998 Giulio Esposito contrae matrimonio con la nocese Carla Lattarulo, e, di conseguenza, stabilisce la sua residenza a Noci; dopo pochi anni la coppia adotta due figli.
L’amore per Noci e la spontanea e viscerale passione civile inducono Giulio ad occuparsi delle vicende del “suo” paese. Anche con l’adesione al Centro culturale “Giuseppe Albanese”, nato nel 2000, offre una spinta propulsiva al risveglio della storiografia locale con scritti, conferenze e mostre su importanti questioni della storia nocese e su figure cadute nell’oblìo. Con l’opera “L’emigrazione a Noci (1900-1948)” vince l’8. edizione (2004-2005) del “Premio Noci per la storia locale”.
Nella sua corposa bibliografia spiccano, tra gli altri, “Scuola e società a Noci (1942-46) : un percorso attraverso le carte d’archivio” (2006), “Vi saluto e sono Ciccepàvele u capòne : storia di Francesco Paolo Cazzolla” (2012), “Noci, un comune del Mezzogiorno nella grande guerra” (2015).
Giulio Esposito muore, a causa di una malattia incurabile, il 21 gennaio 2015 presso l’Ospedale “Miulli” di Acquaviva delle Fonti. Unanime il cordoglio della comunità nocese e della comunità scientifica pugliese.