Secondo appuntamento con “A defresckète”
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Secondo appuntamento con “A defresckète”


Venerdì 22 agosto si è svolto il secondo appuntamento dell’iniziativa “A defresckète – Passi e parole al calar del sole”, curata con sensibilità e impegno dall’Associazione Noci My Destination, con il patrocinio del Comune di Noci. Un cammino narrativo che, ancora una volta, ha saputo intrecciare movimento e riflessione, in un dialogo tra corpo, voce e territorio.

Il tema dell’incontro – “Per una comunità in movimento: gesti rituali e memoria dei luoghi comuni quotidiani” – ha guidato i partecipanti lungo un itinerario che non è stato solo fisico, ma profondamente simbolico. Compagno di viaggio e ospite della serata, l’antropologo e ricercatore salernitano Simone Valitutto, la cui presenza ha offerto spunti di riflessione preziosi sulla dimensione culturale dei luoghi e delle azioni che li abitano.

La partenza ha avuto luogo presso l’Info Point Turistico di Noci, da cui il gruppo ha attraversato il centro storico, passando per Porta Nuova, aperta nel 1610 proprio per permettere l’accesso al Santuario extramoenia di Santa Maria della Croce, luogo di arrivo e cuore simbolico del percorso. Qui, sul sagrato della chiesa, si è tenuto un incontro pubblico che ha coinvolto attivamente i partecipanti in un confronto sul significato dei riti collettivi e sul ruolo che la memoria gioca nella costruzione del senso di comunità.

Valitutto ha raccontato l’esperienza del progetto SOL.CHI, da lui condotto in Irpinia, che coinvolge 28 comuni colpiti dal terremoto del 1980. Un progetto di antropologia pubblica e partecipata che si propone di recuperare e trasmettere l’identità e la memoria dei territori, rendendo protagoniste le comunità locali. L’obiettivo è duplice: da un lato custodire il patrimonio immateriale rappresentato da racconti, gesti, pratiche quotidiane; dall’altro, restituire senso e continuità storica a generazioni che rischiano di perdere il legame con le proprie radici.

In dialogo con l’autore Antonio Natile, si è approfondita l’importanza dei gesti rituali — anche i più semplici e quotidiani — non solo come strumenti di coesione sociale nel presente, ma come elementi fondamentali per immaginare il futuro delle nostre comunità. Custodire e reinventare i gesti che ci legano è quindi un atto politico e culturale: significa gettare le basi per comunità future più consapevoli, solidali e radicate in un senso profondo di appartenenza.
Questo secondo cammino ha dimostrato quanto sia urgente tornare a camminare insieme – fisicamente e metaforicamente – per ricucire relazioni e riattivare memorie che rischiano di essere dimenticate.

Il percorso dell’iniziativa A defresckète prosegue: il terzo cammino è in programma venerdì 5 settembre alle ore 19:00, con partenza sempre dall’Info Point Turistico. Il tema sarà quanto mai attuale: “Abitare il cambiamento: inclusione, diritti e partecipazione”. Un’occasione per riflettere, ancora una volta insieme, sul presente e sul futuro delle nostre comunità.

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