
Con il nuovo ponte riparte la viabilità a Lamadacqua
“Oggi restituiamo alla comunità un’opera attesa, finanziata con risorse del bilancio comunale, che ricollega la contrada rurale al centro urbano e rappresenta un investimento concreto sulla qualità della vita e sull’economia locale” – con queste parole il sindaco Francesco Intini ha accompagnato il taglio del nastro per la riapertura del nuovo ponte a Lamadacqua. “Ringrazio gli abitanti di Lamadacqua per la pazienza e la collaborazione dimostrata in questi mesi, la Giunta e gli uffici comunali per l’impegno, i tecnici e tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione. In poco più di un anno abbiamo percorso passo passo l’iter amministrativo, acquisendo tutte le autorizzazioni previste, procedendo al bando per la costruzione e consegnando oggi un’infrastruttura sicura e funzionale”, conclude il primo cittadino.
Con la riapertura del ponte sulla strada comunale “Foggia Nuova Cancello”, si ripristina il legame viario tra la SP Noci-Castellaneta e la frazione di Lamadacqua, interrotto nei mesi scorsi per lavori di ricostruzione. La cerimonia di riapertura è stata accompagnata da un momento di preghiera guidato dall’arciprete don Stefano Mazzarisi. Erano presenti i Carabinieri della stazione di Noci, i Carabinieri Forestali, la Polizia Locale e le associazioni di volontariato, insieme ai tecnici e alle maestranze che, in pochi mesi di lavoro, hanno trasformato un’infrastruttura inagibile in un’opera moderna.
Intini annovera anche altri lavori stradali: “nell’ambito degli interventi previsti su territorio rurale, – dichiara – non abbiamo solo un nuovo ponte di Lamadacqua, ma anche altri importanti interventi realizzati: la riasfaltatura della Strada Vicinale Gemmabella, della Strada Vicinale Casaniello e della Strada Vicinale San Giacomo. A breve interverremo anche sulla Strada Lamione Difesa, una delle strade rurali più compromesse, con cui ne miglioreremo la percorribilità”.
I lavori, avviati lo scorso marzo, hanno comportato la completa demolizione del vecchio manufatto, ormai interdetto per rischio di collasso, e la costruzione di una nuova struttura prefabbricata progettata per garantire sicurezza, continuità della viabilità e adeguati standard prestazionali. Una scelta tecnica che punta alla durabilità e alla resistenza nel tempo, restituendo al territorio un collegamento vitale per residenti, aziende agricole, attività ricettive e lavoratori.