Un incontro per ripensare il turismo e riscoprire la comunità
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Un incontro per ripensare il turismo e riscoprire la comunità


Un’atmosfera calda e autentica, fatta di vicinanza, ascolto e riflessione collettiva: è quella che si è respirata domenica scorsa “abbascè a capegnure”, nella gnostra di Via Piave, dove si è tenuto l’incontro “Turismo e comunità: prospettive per il futuro. Noci: città vissuta o visitata?”.

L’iniziativa, promossa dall’Associazione Noci My Destination insieme all’Info Point Turistico di Noci e all’Associazione RiGenera, ha registrato un’affluenza sorprendente, segno di un interesse crescente per i temi del territorio, dell’identità e dell’abitare.

Fulcro dell’incontro è stata la presentazione del progetto “A’ defreskète – Dialoghi in cammino per il paese, gnostre e vi’ de fore”, un ciclo di camminate serali che, tra agosto e settembre, guideranno i partecipanti alla riscoperta lenta e consapevole di strade, vicoli, storie e relazioni.

Ma quella andata in scena non è stata una semplice conferenza stampa. È stata piuttosto una cornice di confronto aperto su alcune sfide centrali per i piccoli centri: l’overtourism, il rischio di svuotamento dei borghi storici, la fragile relazione tra città e campagna, e il bisogno sempre più urgente di un turismo sostenibile, che metta al centro chi quei luoghi li vive davvero.

A stimolare il dibattito, la proiezione del documentario “La città senza cittadini” del regista romano Ivan Rulyov, che ha esplorato con sensibilità le conseguenze del turismo di massa in Italia. Rulyov, che ha voluto inviare un video messaggio di saluto alla comunità di Noci, ha espresso il suo apprezzamento per l’iniziativa e potrebbe prendere parte a uno dei cammini in programma nelle prossime settimane.

A intervenire per primi, il presidente di Noci My Destination, Anastasio Mottola, e la neo vicepresidente Nica Gabriele, che hanno raccontato il lavoro svolto nell’ultimo anno: progetti, attività e una presenza costante a servizio della comunità, con l’Info Point diventato luogo di riferimento e ascolto.

Poi la parola è passata ad Antonio Natile, curatore dei cammini, che ha illustrato il calendario degli appuntamenti in programma dal 1° agosto al 12 settembre, con tappe pensate per intrecciare voci, esperienze e paesaggi.

“È stato un incontro denso, partecipato, necessario – hanno dichiarato alcuni dei soci – Un primo passo, piccolo ma significativo, verso una nuova visione condivisa. Le idee non mancano, e il riscontro della comunità ci dà forza per andare avanti.”

A chiudere la serata, un gesto simbolico: la consegna di una pianta di vite ai residenti del borgo antico e alcuni cittadini presenti.

 

 

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