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Il “pellegrinaggio” tra gli altari della Reposizione

Il fascino e le celebrazioni dei Riti della Settimana Santa sono momenti di preghiera e di pace che fanno rivivere tradizioni che sono state tramandate di generazione in generazione. Uno di questi momenti è il peregrinare tra le chiese dove i gruppi parrocchiali hanno allestito, per il Giovedì Santo, gli Altari della Reposizione.

Dopo la Messa in “Coena Domini”, le campane si zittiscono e non suonano più sino alla notte di Pasqua; gli altari principali vengono spogliati di ogni ornamento e l’attenzione di ogni fedele è posta sugli altari dove è custodita l’Eucarestia.

Semplicità e significato sono le caratteristiche dell'altare realizzato dal gruppo dei ministranti nella chiesa di San Domenico: la strada con dodici lampade ad olio che rappresentano gli apostoli e la custodia con l'Eucarestia posta sull'altare ornato con fiori bianchi. Al SS.mo Nome di Gesù, l'Eucarestia è al centro della tavola, simbolo dell'ultima cena di Gesù prima della sua morte. A fare da sfondo, la scritta "Signore, come Zaccheo ti abbiamo accolto nelle nostre case... Resta a tavola con noi ed insegnaci a vivere servendo, perché Servire è Donarsi e Donarsi è Amare". Frase che ricorda l'incontro tra Gesù e Zaccheo. Sobrietà nella cappella del Sacramento della chiesa Madre, addobbata con fiori e una grande lampada al centro. La comunità parrocchiale ha fatto vivere una nuova esperienza ai fedeli che hanno visitato l'altare della Reposizione; ad ognuno di loro è stata donata una lampada come gesto missionario da portare con sé durante il "pellegrinaggio" di questo Giovedì Santo.

E stasera, con inizio alle ore 21:00 dalla chiesa Madre, la Processione con il Cristo di Casaboli lungo le vie del paese.

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