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Noci ricorda la Repubblica Napoletana e onora Giuseppe Albanese

In occasione del 220° anniversario della Repubblica Napoletana e del martirio di Giuseppe Albanese, il Centro Culturale “Giuseppe Albanese”, la Biblioteca Comunale “Mons. A. Amatulli” e l’Istituto d’istruzione Superiore “Da Vinci – Agherbino” Noci – Putignano hanno organizzato un evento, ieri 28 novembre, presso l'istituto "Da Vinci". Una data, tra l’altro, non casuale perché proprio il 28 novembre del 1799 Giuseppe Albanese fu impiccato in Piazza Mercato a Napoli.

Gli appuntamenti hanno preso il via già in mattinata presso l’Auditorium del Liceo con i saluti del sindaco e di Rosa Roberto (dirigente scolastica) oltre un primo intervento a cura di Pietro Sisto (docente di letteratura italiana e bibliografia e biblioteconomia presso l’Università di Bari) sul tema della letteratura, scienza e pregiudizio nella “Puglia dei Lumi”. A seguire le parole di Giuseppe Basile (direttore Biblioteca comunale “Mons. A. Amatulli”) su Albanese ed in particolare sul monumento presente in Largo A. Diaz. Assieme a Basile è stato possibile approfondire la storia che si cela dietro la scultura, come ad esempio la curiosità dell’ubicazione del busto, precedentemente posto in Piazza Garibaldi. Solo nel 1935, infatti, il busto venne spostato in Largo Diaz. Si è ricordato, inoltre, che il busto fu opera di Gianni Matarrese, al quale Basile ha dedicato parte dell’intervento, raccontandone storia e aneddoti interessanti. Subito dopo l’intervento degli alunni dell’Istituto che hanno drammatizzato la vita di Albanese.

La mattinata di interventi si è poi conclusa con Giuseppe Poli (docente di storia moderna presso l’Università di Bari) sul tema del 1799 nelle province pugliesi. È stato Poli a tracciare una veloce linea storica di quegli anni, toccando argomenti come l’oppressiva presenza della chiesa in quel periodo storico, i diversi disagi dovuti agli stati feudatari, la dicotomia sociale e la carestia di Napoli. A fine mattinata la commemorazione presso il busto in Largo Diaz, alla presenza del sindaco Domenico Nisi. Ricordando il grande impegno di Albanese nella storia nazionale, Nisi ha spiegato quanto la scultura passi quasi inosservata ai cittadini, nonostante tutto ciò che significhi. Anche José Mottola (avvocato e saggista) è intervenuto parlando di una giornata importante in quanto “circostanza di solennità civile, ed un’occasione per dire, senza sfociare nella retorica, che di fronte a questo monumento di fredda pietra ci sono oltre 200 anni della nostra storia”.

Il programma del pomeriggio, invece, si è aperto con l’intervento di Carmine Pinto (docente di storia contemporanea presso l’Università di Salerno) che approfondendo il tema dei conflitti civili avutosi nel Mezzogiorno tra il 1799 e il 1872 ha avuto una conversazione molto stimolante specialmente per gli alunni presenti. Pinto ha poi passato la parola allo studioso nocese Pasquale Gentile che ha invece parlato del settecento e ottocento a Noci, partendo dall’Istrumentum del 1739 sino alle diverse tassazioni che hanno portato disagi alla popolazione. A chiudere la serata di interventi José Mottola sui giacobini, tema approfondito grazie a due personalità quali Giuseppe Albanese e Gerardo Marotta.

Per l’occasione è stato presentato e donato gratuitamente al pubblico presente l’opuscolo “Passione Giacobina – Ricordo di Gerardo Marotta nella città natale di Giuseppe Albanese a 220 anni dalla Repubblica napoletana” a cura di Giuseppe Basile e José Mottola. Inoltre per tutta la durata dell’evento è stato istituito un servizio filatelico temporaneo di Poste Italiane con annesso annullo speciale proprio in onore del 220° anniversario della Repubblica Napoletana.

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