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Ricominciando

Mi è complicato scrivere in queste ore: da un lato continuano a risuonare le immagini di Parigi, spesso contrapposte, almeno sui social, alle barbarie che insanguinano altre parti del mondo, molte delle quali ad opera di “civilissimi occidentali”. E che ti fanno chiedere che fine abbia fatto la “giustizia”.

Sempre dallo stesso lato ci sono le emozioni che mi colgono quando, leggendo l’odg del prossimo consiglio comunale, leggi le parole surroga, commemorazione, dipartita. E che ti fanno chiedere che fine abbia fatto la “giustizia”.

Poi, per fortuna, dall’altra parte, c’è l’orgoglio di leggere del concittadino che vince un premio internazionale. E lì pensi che non tutto è perduto.

E, ancora, c’è la fortunatamente banale notizia del terremoto avvertito anche a Noci. E lì pensi che la vita, nonostante tutto, va avanti.

Ricominciando. C’è chi ricomincerà dallo studio, pensando a nuove meraviglie della tecnica così da vincere nuovi premi. C’è chi lo farà riprendendosi la propria città violata. E ancora, chi ricomincerà riprendendosi la propria vita violata, provando a guardare oltre le lenti di un paio di occhiali con le lenti scure.

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